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Storia: Felici a 100 anni

FELICI A 100 ANNI

FELICI A 100 ANNI

Storia

The Ingredient

Nessun altro luogo al mondo vanta tanti anziani felici quanto Ogimi, nell'arcipelago di Okinawa. Andiamo a trovare la signora Mizako Miyagi con una domanda: "Quali pietanze sane e gustose preparerà oggi, Miyagi-san?"

Una donna, una montagna, una casa in legno, una vita semplice: la casa è composta da una sala che fa anche da camera da letto e Miyagi-san dorme su un sottile materasso adagiato su una struttura a molle. In cucina ci sono un forno a gas, una bombola e due fornelli, un lavandino e qualche utensile, senza l'ombra di mixer o robot da cucina: a cosa le servirebbero, in fondo? "Faccio ancora tutto a mano, compreso cucinare", dice. Quando chiediamo di lei al vicino Chosei Hentona: "Che aggettivo le viene in mente pensando a Miyagi-san?" ci risponde senza pensarci due volte: "È una donna felice, con la forza di tre cuori".

Un villaggio di centenari

Un villaggio di centenari

Mizako Miyagi ha 90 anni. La sua casa si trova alla periferia di Ogimi, una comunità di 3200 abitanti nella parte nordorientale dell'arcipelago di Okinawa, nel sud del Giappone. Del milione e mezzo di persone che vivono a Okinawa, circa 900 hanno superato i cent'anni e molte altre, come Miyagi-san, sono ormai vicine allo stesso traguardo.

La sua casa è a dieci chilometri dal villaggio. Ogimi è una delle cinque "Zone blu" del pianeta. All'ingresso del villaggio c'è una pietra che riporta l'iscrizione "Numero uno per longevità". Oltre agli abitanti di Ogimi, sono state registrate concentrazioni elevate di persone dalla vita lunga e sana anche in Sardegna, nella penisola di Nicoya in Costa Rica, a Icaria in Grecia e tra gli avventisti del settimo giorno di Loma Linda, in California.

Il segreto della longevità

Il segreto della longevità

Cos'hanno in comune tutti questi luoghi? La gente qui mangia sano, conduce una vita comunitaria, è sempre attiva e fa le cose con calma. Miyagi-san dice: "A Okinawa dedichiamo tanto tempo a tutto, incluso cucinare". In gran parte del mondo si tende a consumare alimenti con un elevato contenuto calorico ma poveri di sostanze nutritive, in particolare fibre, magnesio, potassio e vitamine. Il consumo massiccio di grassi saturi, grassi trans, zuccheri e sali causa scompensi nei livelli ematici e quindi malattie. Le analisi del sangue degli abitanti di Ogimi, per contro, sono molto migliori della media, così come la salute dei loro cuori. Inoltre, hanno una minore predisposizione a sviluppare il cancro.

I nutrienti migliori vengono dall'orto

I nutrienti migliori vengono dall'orto

Il menu di Miyagi-san oggi prevede chanpuru con karashina, un ortaggio simile allo spinacio, coltivato nel suo orto. Il chanpuru è uno dei piatti nazionali di Okinawa, a base di pesce saltato in padella con verdure e una serie di ingredienti tra cui tofu, maiale, luffa (una specie di cetriolo spugnoso) e goya (zucca amara). Il nome "chanpuru" significa più o meno "qualcosa di mescolato o combinato insieme".

Prendersi cura del corpo e della mente

Prendersi cura del corpo e della mente

Miyagi-san mangia chanpuru tre volte a settimana, tra cui oggi. Dalla radio in salotto arriva il suono delicato e rilassante dello shamisen, un piccolo liuto a tre corde giapponese. Di che anno è quella radio? Potrebbe avere 60 anni, non si ricorda bene, gliel'ha regalata sua nonna. Ancora più vecchi della radio, comunque, sono i suoi denti, dichiara Miyagi-san. Più di 20 sono ancora quelli originali. "Davvero ben curati" le ha detto il sindaco, qualche tempo fa, conferendole persino una medaglia nel corso di una cerimonia presso il centro sociale di Ogimi: così la prefettura della regione motiva gli anziani a prendersi cura di se stessi e rimanere in salute.

Stare insieme allunga la vita

Stare insieme allunga la vita

Come molti degli anziani con cui si incontra al centro culturale ogni giovedì, per la giornata dedicata alle signore, Miyagi-san non conosce il significato della parola "pensione", termine che non esiste nel vocabolario degli abitanti di Okinawa. La gente, qui, si mantiene attiva fino a tarda età: la giornata di Miyagi-san, per esempio, inizia alle sette del mattino ogni giorno. Dopo essersi svegliata, accende la radio della nonna per ascoltare la musica bevendo un po' di tè.

L'importanza di mantenersi attivi

Dopodiché, è ora di dedicarsi alle faccende di casa e al giardinaggio. A volte va al mercato biologico di Ogimi, altre si lascia attirare dal fascino delle montagne dietro casa sua. Miyagi-san va spesso a passeggiare tra alberi e cespugli, raccogliendo tutto ciò che la natura ha da offrire, incluse piante, funghi e bacche. Qualche volta si avventura fino alla costa, a dieci chilometri di distanza, per prendere cozze e alghe. Oltre a una dieta sana, l'attività fisica è uno dei pilastri della longevità degli abitanti di questa regione del Giappone.

L'importanza di mantenersi attivi
Imparare ad accettare anche le giornate no

Imparare ad accettare anche le giornate no

La signora Miyagi sistema il wok sul fornello e ci versa un po' di olio di soia, prima di mettersi a raccontare della sua vita. Ha quattro figli: due maschi e due femmine. Il marito è morto nel 1967, quando lei aveva solo 37 anni. Da allora, ha lavorato per una compagnia di assicurazioni per riuscire a crescere i figli da sola. Mizako non vuole che i nipoti, nove in totale, debbano vivere quello che ha vissuto lei: 75 anni fa, la più grande battaglia del Pacifico della Seconda guerra mondiale fece più di 150.000 vittime nella sola Okinawa. Mizako aveva solo 15 anni quando il paese capitolò, dopo che Hiroshima e Nagasaki furono colpite dalle bombe atomiche.

Inoltre, qualche tempo fa ha dovuto attraversare un altro momento difficile: a maggio del 2016, quando aveva 86 anni, in una notte buia, in cui la montagna era silente e lei non riusciva a dormire perché la luna splendeva luminosa, Miyagi-san decise di uscire in giardino. D'un tratto, avvertì qualcosa di morbido sotto la suola delle sue ciabattine estive e alzò subito il piede, ma era troppo tardi: il serpente l'aveva morsa alla caviglia. Deve essere stato stregato, dice Miyagi-san, perché da allora si è ammalata ogni anno, sempre a maggio. Di recente ha dovuto sconfiggere la polmonite. "Chiunque riesca a sopravvivere a una cosa del genere è felice per il resto della vita", dichiara con un sorriso.

Fu con polpettone di pesce e verdure

Semplice e salutare: fu con polpettone di pesce e verdure

L'olio nel wok si è scaldato. Nel frattempo, Miyagi-san ha mescolato il fu con tre uova fino a ottenere una specie di impasto. Il fu è una variante giapponese del seitan: prima di usarlo, bisogna immergerlo in acqua calda e poi strizzarlo, poiché durante la cottura assorbe i liquidi e aumenta di volume, come una spugna. Miyagi-san versa il composto di fu e uova nel wok, lasciandolo cuocere per qualche minuto.

Nel frattempo taglia le verdure ben lavate e aggiunge il polpettone di pesce tagliato a fette. Nella sua forma più semplice, il polpettone di pesce è fatto di pesce, uova, farina, sale e acqua. Miyagi toglie il fu dal wok, disponendolo su un piatto piano, poi mette verdure e polpettone nella pentola ancora calda, aggiungendoci un po' di bonito in polvere (una specie di brodo di pesce istantaneo). Infine, serve il tutto insieme al fu, per un piatto facile e veloce con un contenuto elevato di proteine e carboidrati ma pochi grassi.

Considerare la vita un dono

Considerare la vita un dono

Un'ultima domanda prima di mangiare, momento che spesso i giapponesi si godono in silenzio: "Miyagi-san, grazie dell'invito. Come si sente oggi?" La donna con la forza di tre cuori non si limita a rispondere "felice": è "felice, felice, felice", a dimostrazione di quanto consideri la propria vita un dono.

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