Presente sin dall’8000 a.C in Mesopotamia, è però nell’antico Egitto che diventa protagonista in cucina in particolare per la produzione di focacce, pane e zuppe.

Troviamo la cicerchia, in latino cicerula, anche sulle tavole degli antichi romani e il suo utilizzo prosegue fino alla fine dell’800 quando si scoprì che la cicerchia era responsabile di alcune malattie neurologiche per colpa dell’Odap, un acido in essa contenuto; un effetto dovuto all’utilizzo quotidiano del legume nei periodi di carestia e che ora sappiamo svanire dopo un ammollo di 12 ore e una bollitura.

Solo negli ultimi anni la cicerchia è tornata a essere utilizzata nel nostro Paese. La cicerchia coltivata in alcune zone di Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Puglia ed Umbria ha ottenuto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale italiano. Alcune, ad esempio la cicerchia di Serra de' Conti, sono inoltre state incluse tra i presidi Slow Food.

Le cicerchie vanno preparate seguendo alcune attenzioni: devono essere lasciate in ammollo per tutta la notte in acqua salata e lessate per circa due ore prima di utilizzarle per zuppe e insalate. Oppure per ricette innovative come queste cotolette, da cuocere alla griglia, anche in casa, senza paura degli odori, con la nuova cappa telescopica da piano Glass Draft di Neff: grazie alla tecnologia Guided Air, vapori e odori vengono aspirati perfettamente da ogni angolo del piano cottura a prescindere da dove siano posizionate pentole o padelle.